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MONUMENTO A GIUSEPPE VERDI
Parma, 1920

Eretto a partire dal 1913 (Centenario della nascita di Giuseppe Verdi) e inaugurato il 22 febbraio 1920, fu situato nel piazzale antistante la Stazione su progetto dell'architetto Lamberto Cusani. Il monumento riprendeva la forma classica dell'arco di trionfo, sormontato da leoni trainanti un carro mitologico, che collegava le due braccia dell'emiciclo porticato i cui pilastri ospitavano le ventotto statue, ideate dallo scultore palermitano Ettore Ximenes, rappresentanti le opere del Maestro.
Questo era l'elenco delle sculture: Oberto, Conte di San Bonifacio (sopravvissuta), Un giorno di regno, Nabucco, I Lombardi alla prima crociata, Ernani (sopravvissuta), I due Foscari, Giovanna d'Arco, Alzira (sopravvissuta), Inno di Guerra (sopravvissuta), Attila, Macbeth (sopravvissuta), I masnadieri (sopravvissuta), Il Corsaro, La battaglia di Legnano (sopravvissuta), Luisa Miller, Stiffelio, Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata, I vespri siciliani, Simon Boccanegra, Un ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlos (sopravvissuta), Aida (sopravvissuta), Messa di requiem, Otello, Falstaff.
L'edificio, lievemente danneggiato dai bombardamenti alleati nel 1944, venne abbattuto nell'immediato dopoguerra.
Le nove statue che sopravvissero alla distruzione furono collocate, a cura del Dott. Mario Tommasinelli che si occupò del loro recupero e trasporto, lungo le pareti del Cinema "Arena del Sole" di Roccabianca, dove tuttora sono visibili.
Di venti opere rimangono inoltre i bozzetti dello Ximenes oggi conservati presso l'Accademia di Belle Arti di Parma.
Del complesso monumentale rimane oggi solo l'ara centrale in granito con altorilievi in bronzo dello Ximenes, situata a ridosso dei contrafforti del palazzo farnesiano della Pilotta in Piazzale della Pace. (visita la pagina dedicata)