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LA STORIA DEL CLUB
Siamo nel 1958: alla “Grotta Mafalda”, un bar – paninoteca del centro dove abitualmente si riuniscono diversi frequentatori del vicino Teatro Regio e dove, fra un panino ed un buon bicchier di vino si discute, spesso anche in modo animato, di opera lirica e di cantanti con un’attenzione particolare alle opere di Giuseppe Verdi, per iniziativa del titolare Emilio Medici e di Carlo Ziveri, cameriere del Bar Orientale, nella vicina Piazza Garibaldi, appassionato che vanta la conoscenza a memoria di diverse opere del Maestro di Busseto, nasce un’associazione di Appassionati Verdiani.
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Il nuovo sodalizio si chiama Gruppo Appassionati Verdiani “Grotta Mafalda”, dal nome del locale nella cui cantina i ventisette affiliati si riuniscono; è proprio in questa cantina che si tiene la prima riunione del gruppo, riunione fatidica che assegnerà ad ogni socio il titolo di un’opera del Maestro, titolo che rimarrà per sempre di suo appannaggio e che passerà ad un nuovo socio solo in caso di uscita dall’associazione per cause sia volontarie che “naturali”.
Subito il “Covo Verdiano”, così viene chiamato, vede la visita dei nomi più importanti della lirica: Tebaldi, Corelli, Del Monaco, Domingo, Milnes e tanti altri, diventando un punto di riferimento nel mondo della lirica. Del gruppo comincia ad interessarsi anche la stampa ed i media nazionali (resta memorabile uno splendido articolo scritto da Enzo Tortora, allora giornalista del Resto del Carlino, dal titolo intrigante “Permette ? Sono Traviata…”).
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Dopo aver cambiato sede, dalla vecchia “Grotta Mafalda”, ceduta ad altre persone al ristorante “Canon d’or”, sempre nella cantina, il gruppo, nel 1974 decide di non dover più dipendere da un locale pubblico, con evidenti e legittime necessità nei confronti di una normale clientela, e quindi cerca una sede autonoma. Trovata quest’ultima in una vecchia cantina nella centralissima Via Farini, il gruppo decide anche di abbandonare il vecchio nome e diventerà così il “GRUPPO APPASSIONATI VERDIANI – CLUB DEI 27”.
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Dopo questo periodo nascono alcune delle più significative iniziative del Club, soprattutto l’ideazione dell’onorificenza “Cavaliere di Verdi”, che viene conferita a quei personaggi che nella loro attività hanno tenuto alto e portato in tutto il mondo il nome e le opere del Maestro, e, nel 1985 la prima edizione del premio “Tu conosci Verdi ?” riservato alle classi quinte delle scuole elementari di Parma e provincia. Il concorso è tutt’ora attivo ed è arrivato a vedere la partecipazione, di oltre mille alunni. Sull’onda del successo del concorso oggi i rappresentanti del Club vanno sistematicamente nelle scuole di Parma, dalle materne alle medie, a parlare ai bambini ed ai ragazzi della figura e delle opere di Giuseppe Verdi.
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Con il passar degli anni e con l’esigenza di nuovi maggiori spazi e, soprattutto, più al passo con le norme di sicurezza, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco di Parma Elvio Ubaldi, il Gruppo si è trasferito nella attuale sede, situata nei sotterranei (questa rimane sempre una prerogativa del club) di Palazzo Cusani, ospite della Casa della Musica di Parma.
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