DEBUTTA "OBERTO" UN NUOVO SOCIO
Ha respirato la passione dell’opera fin da bambino Oreste Bergamaschi, sia tra le mura domestiche sia al Teatro Regio, dove dal palco di famiglia ha avuto l’opportunità di vedere rappresentati i maggiori capolavori del melodramma. Ed in quel mondo dove, per dirla con le parole di Leopold Fetchner, “un uomo viene pugnalato e, invece di morire, canta”, un posto di rilievo l’hanno sempre occupato le opere di Giuseppe Verdi, particolarmente predilette da Bergamaschi. Tuttavia non solo l’artista ma anche il personaggio hanno da sempre destato molto interesse in lui, tanto da riconoscersi negli scopi e nelle attività del Club dei 27, al quale ha avanzato istanza per entrarne a far parte, e dal quale è stato scelto tra un’autorevole schiera di aspiranti soci: l’investitura è avvenuta con l’assegnazione del titolo “Oberto, conte di San Bonifacio”, opera che ha rappresentato il debutto di Verdi nel mondo del melodramma. Oreste Bergamaschi, che ama definirsi imprenditore creativo di oggetti ed emozioni per far divertire il mondo, assicura che adotterà la stessa passione che ha profuso nella sua professione anche nel partecipare alle innumerevoli attività del sodalizio, coronando un desiderio maturato negli anni di ricoprire un ruolo di ambasciatore verdiano, entrando a far parte del Club dei 27.